Libri

» Lezioni sul 900: Il Sergente nella Neve, Mario Rigoni Stern – Recensione

Lezioni sul '900

 

 

 

Ho un ricordo vivido delle elementari: la partecipazione della nostra classe a un progetto sulla Resistenza. Ho ancora l’elaborato finale nella mia casa, ad Ascoli. Ricordo le gite fatte sui luoghi in cui i partigiani combattevano contro fascisti e nazisti, le domande fatte ai sopravvissuti, a chi quella guerra l’ha vissuta. Ricordo il film su Anna Frank. E poi crescendo ricordo la mia passione – anche se è un termine forse brutto per il tema – per tutti i film sulla Seconda Guerra Mondiale e non solo. E ancora le lacrime per avermi costretto a entrare ad Auschwitz nella gita delle superiori. Io che non volevo vedere quelle immagini, io che non sono riuscita a gestire le emozioni, soprattutto quando ho visto quegli abiti piccolissimi che appartenevano a bimbi, le vittime più innocenti della malvagità umana. Ho sempre provato molto interesse per la Storia, soprattutto per questi anni; dentro di me c’è sempre quella voglia di conoscere, sapere, ricordare. Perché non si dovrebbe MAI, mai, mai dimenticare. E in questi anni in cui certi termini tornano alla ribalta provocando nausea e spavento, c’è ancora più voglia di leggere libri da parte di chi quella guerra l’ha vissuta. Voglio fare una premessa e poi chiudo l’argomento: no, non sono una di quelle persone che attacca solo il Fascismo e il Nazismo, ma so benissimo anche cosa sia successo in Russia e so delle Foibe. La violenza è sempre un male. Punto. Le dittature, i regimi violenti che spezzano vite umane sono il male. Non mi interessano i colori politici. Certe atrocità non vanno mai dimenticate. Chi incita all’odio dovrebbe essere fermato, perché la Storia corre il rischio di ripetersi.

 

 

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(c) Una Valigia Ricca di Sogni

 

 

Chiusa questa breve parentesi. Perché tutto questo discorso introduttivo? Perché questo mio interesse mi ha spinta in questo mese ad assistere a quattro Lezioni sul Novecento, presso il Circolo dei Lettori di Torino, a cura di Giorgio van Straten, scrittore e traduttore, già direttore dell’Istituto Italiano di Cultura a New York.

Quattro appuntamenti con Quattro grandi Scrittori Italiani: Primo Levi (Se questo è un uomo), Mario Rigoni Stern (Il sergente nella neve), Beppe Fenoglio (Una questione privata) ed Elsa Morante (La Storia).
Per me è stata anche l’occasione non solo di conoscere scrittori di cui sapevo poco, ma anche di leggere nuovi libri. O meglio, finora sono riuscita a leggere Il Sergente nella neve – di cui vi parlo oggi – e Una questione privata di Beppe Fenoglio. Ma nei prossimi mesi (spero entro gennaio) recupero Levi e Morante!

 

 

Oggi, quindi, vi propongo i miei pensieri sulla base della mia lettura e di quanto ascoltato nella lezione, su Mario Rigoni Stern e il suo bellissimo libro “Il sergente nella neve” edito da Einaudi.

 

 

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Libri

» Quoziente 1000, di Poul Anderson – Recensione

Recensione

 

 

 

Su Instragram continua la mia partecipazione alla challenge sulla fantascienza/distopia ideata da Ambra di Sono Solo Libri, ma per il mese di Novembre non mi è andata benissimo. Per questo mese il tema era: Vecchi Tempi – Un distopico/fantascientifico scritto tra il 1860 e il 1960.  Io ho provato a leggere Il Tallone di Ferro di Jack London, ma l’ho miseramente abbandonato a più o meno metà. Purtroppo è un libro che non fa per me – anche se chissà, magari in futuro gli donerò un’altra possibilità. Ho deciso di scegliere un altro libro, incuriosita dalla trama: scelta ricaduta su Quoziente 1000 di Poul Anderson, scritto nel 1955.

Mi è piaciuto? Ni.
Carina l’idea, belli alcuni passaggi, ma alla fine non mi ha lasciato moltissimo. Forse mi aspettavo molto di più o qualcosa di diverso, o forse mi ha dato l’idea di aver inserito troppe cose, partendo da un’idea davvero interessante, ma… alla fine poteva essere realizzato molto meglio. Poi, naturalmente, questo è il mio pensiero.

 

 

 

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Riflessioni

» Note di bellezza: Ottobre

 

Blog - Post Generali (1)

 

Sì, lo so, lo so.
Siamo a metà Novembre (tempo, la smetti di volare così in fretta? Non riesco a starti dietro!), ma io mi stavo completamente dimenticando di questa mia piccola rubrica tesa a scrivere su carta le cose belle accadute ogni mese… A forza di rimandare, stavo per far passare Novembre senza pensare a Ottobre. E questo non va assolutamente bene!

Quindi, perdonatemi, ma… vado subito e velocemente a recuperare il post, perché ci tengo, e perché devo smetterla di non essere costante con le mie idee. Me lo sono promessa: voglio essere più precisa, più determinata, e non voglio perdere subito questa sfida con me stessa – che poi non ho articoli pronti, e non posso lasciare il mio blog troppo vuoto (che volete farci, io ci metto le ore a scrivere, non dieci minuti…).

Ergo, per me e per voi, le mie Note di Bellezza del mese di Ottobre:

 

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Libri

» Non stancarti di andare, di Teresa Radice e Stefano Turconi – Recensione

Recensione

Quando pensi al fumetto, visualizzi – molto spesso – tante immagini e poche frasi. Comunicare moltissimo attraverso i disegni, lasciare poco alla parola scritta. Lo concepisci come un libro da leggere tutto d’un fiato, in poche ore. Non è questo il caso. O meglio, vorresti davvero leggerlo senza fermarti, però hai bisogno di respirare, di assimilare quanto hai letto e visto, perché la tua mente è colma di emozioni diverse e anche di riflessioni che si scatenano rapidamente e spesso quasi come un sorta di caos al quale devi ritrovare un ordine.
Non stancarti di andare di Teresa Radice e Stefano Turconi (pubblicato da Bao Publishing) è tra le più belle letture fatte quest’anno.

Libri

» La stanza rossa e altre storie di fantasmi, di Lucy Maud Montgomery – Recensione

Recensione (1)

 

Halloween è finito da un po’, ma solo oggi riesco finalmente a parlare di un piccolo volume adatto al tema: La stanza rossa e altre storie di fantasmi, di Lucy M. Montgomery a cura di Enrico De Luca e pubblicato da Caravaggio Editore.

Si tratta di una raccolta di sei racconti con elementi tipici delle ghost stories tanto amate e di moda nei primi decenni del XX secolo. Soprannaturale e fantasmi, tinte gotiche, antiche famiglie nobiliari, amori che vanno al di là della morte, misteri da scoprire, e anche una narrazione che tocca un tema molto delicato, quello del bullismo.

Lucy M. Montgomery meglio conosciuta come l’autrice di Anna dai capelli rossi (potete trovare anche due opere pubblicate e curate sempre da Enrico De Luca: Anne dei tetti verdi e Anne di Avonlea – editi, però, da Lettere Animate -), ha scritto anche numerose storie sui fantasmi e il soprannaturale pubblicate in varie riviste.

 

 

 

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Teatro

» Vi consiglio un Musical: Sweeney Todd il diabolico barbiere di Fleet Street

 

 

… lui è il demonio di Fleet Street!

 

Il 31 ottobre ho avuto la possibilità di assistere alla Prima dello spettacolo “Sweeney Todd – il diabolico barbiere di Fleet Street” presso il Teatro Colosseo di Torino.

Amo il musical e conoscevo bene la storia avendo visto il film di Tim Burton, ma ammetto la mia ignoranza sulla versione teatrale di Stephen Sondheim e Hugh Wheeler. Su questo punto, quindi, sono andata a vederlo come una novità, non avendo voluto informarmi, ma lasciandomi rapire dal lavoro italiano.

La storia tormentata di Sweeney Todd nasce nel 1842 dalla penna del drammaturgo inglese George Dibdin Pitt, per diventare prima film nel 1936, poi musical e poi ancora film nel 2008 nella versione pluripremiata di Tim Burton con Johnny Depp ed Helena Boham Carter.

Il musical, con le musiche di Stephen Sondheim e tratto dal libro di Hugh Wheeler, è stato portato in scena con incredibile successo nei teatri più famosi di Londra e di Broadway con interpreti d’eccezione quali Angela Lansbury ed Emma Thompson.

 

Amo moltissimo anche quegli spettacoli dalle tinte un po’ – o molto? – cupe, basti pensare che uno dei miei preferiti in assoluto è L’Ultima Strega che per alcuni elementi me lo ha un po’ ricordato.

 

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© Marco Borrelli

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Libri

» Fiabe Norvegesi – Recensione

Recensione (2)

 

 

 

E il gigante disse: «Lontano lontano, in mezzo a un lago, c’è un’isola, e sull’isola c’è una chiesa, e nella chiesa c’è un pozzo, nel pozzo nuota un’anatra, dentro l’anatra c’è un uovo, e dentro l’uovo c’è il mio cuore».

 

 

 

Ho una particolare curiosità per le fiabe, così come per le leggende, i miti, i misteri. Credo che spesso possano aiutare a comprendere società diverse, luoghi differenti e lontani dal nostro, o magari a trovarne delle affinità con le nostre credenze, la nostra storia.

Sono anche attratta dai paesi nordici, che per ora sono solo lande lontane a cui aspiro con i pensieri e i sospiri. Non so se potrò mai andarci, se riuscirò mai a vedere quei luoghi ricchi di verde, bellezza, o se avrò mai l’opportunità e la fortuna di vedere un’aurora boreale, ma nel frattempo mi nutro di libri. Letture che parlano di questi luoghi, anche in forma fiabesca. Ecco perché mi affido alla casa editrice che su queste lande si focalizza: Iperborea.

Come ormai saprete è una delle case editrici che più mi piacciono, non solo per l’originalità sia nei libri/autori pubblicati che nel formato diverso dal consueto, ma anche per la cura che hanno per i dettagli, le copertine, le illustrazioni. Ecco, diciamo che io inizio seriamente a pensare che non è sempre vero che un libro non si giudichi dalla copertina, ma anzi, questa è fondamentale per dare quel tocco in più al libro stesso. Perché per quanto lo si ami, per quanto ci faccia bene, un libro è un prodotto, e se è anche bello da vedere, a mio avviso, ti dona quel qualcosa in più.

 

 

 

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Libri

» La casa delle bambole infestata e la Mezzatinta di Montague Rhodes James – Recensione

Recensione

 

Come già detto su questo blog, per Halloween – o almeno i giorni precedenti – ho voluto buttarmi su letture a tema. Quale modo migliore se non un libro di una casa editrice che adoro, ossia la Abeditore? Avevo comprato questo libro mesi fa, ma sono dell’idea che ogni lettura abbia il suo momento. E questo era perfetto.

L’edizione, come tutte quelle di questa casa editrice – è curatissima in ogni dettaglio: non solo nell’attenta traduzione e lavoro (completo di numerose note) di Enrico de Luca, ma anche nelle bellissime illustrazioni di Miriam Tritto, di cui troviamo – alla fine del libro – anche degli studi preparatori dei personaggi e delle ambientazioni di questi due brevi racconti.

In questa piccola ma deliziosa opera, troviamo due storie che hanno un tema comune: un oggetto di antiquariato (una casa di bambole o una mezzatinta) che rivela ai proprietari qualcosa di inquietante e inatteso, che dona anche dei piccoli brividi al lettore che non si soffermi solo a leggere ma provi anche a immaginare di vestire i panni dei protagonisti e assistere a scene simili.

Che cosa faresti o proveresti se quella Casa di bambole che hai acquistato e posizionato sul mobile proprio davanti al tuo letto, all’una di notte prendesse vita? E di fronte a una “stampa” che sembra mutar con il passare delle ore?

 

 

 

 

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