Libri

» Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato, di Roald Dahl – Recensione

Recensione (4)

 

L’ultima lettura del 2019 è stata magica per due motivi: per la bellezza del libro, e per il modo in cui è stato letto. Per la prima volta – e speriamo non l’ultima – io e il mio amore abbiamo deciso di scegliere una lettura in comune e leggerla insieme. Sdraiati sul letto, in silenzio, abbiamo sfogliato quelle pagine, e divorato questa breve ma splendida opera di Roald Dahl nel giro di poche ore. Sono le piccole cose a rendere veramente felici.

Non vedo l’ora di ripetere la cosa.

Chi ha visto in tv le trasposizioni cinematografiche di Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato? Io ho guardato più volte sia quella del 1971 con Gene Wilder nel ruolo di Willy Wonka, sia quella di Tim Burton, con Johnny Depp nelle vesti del famoso fabbricante di dolci. Adorate entrambe, anche se la mia piccola preferenza in più va alla prima.

Non avevo mai, però, letto il libro. E per fortuna l’ho recuperato! Ho ritrovato in queste pagine tutto il piacere di questa storia, apparentemente semplice, ma non per questo superficiale, anzi al suo interno si possono trovare messaggi molto importanti. Soprattutto questo, uno dei canti dei piccoli Oompa-Loompa, resta impresso, in modo particolare in questi anni in cui sempre più persone – ragazzi in primis – sono così ossessionate da uno schermo, e così lontane invece dalle pagine meravigliose di un libro.

Continua a leggere “» Willy Wonka e la fabbrica di cioccolato, di Roald Dahl – Recensione”

Film, Libri

» La moglie dell’uomo che viaggiava nel tempo, di Audrey Niffenegger – Recensione

Recensione

È dura rimanere indietro. Aspetto Henry senza sapere dov’è e se sta bene. È dura essere quella che rimane.

[…]

Tanto tempo fa, quando gli uomini andavano per mare, le donne li aspettavano sulla spiaggia, scrutavano l’orizzonte in cerca della piccola imbarcazione. Adesso io aspetto Henry. Lui scompare senza preavviso e involontariamente. Io lo aspetto. Ogni minuto di attesa dura un anno, un’eternità. Ogni minuto scorre lento, trasparente come vetro. Attraverso ogni minuto vedo un’infinità di minuti in fila, in attesa. Perché se ne va dove io non posso seguirlo?

Avere la capacità di viaggiare nel tempo è davvero una cosa così bella ed emozionante?
Forse sì, se… puoi controllarlo, puoi scegliere tu di farlo, e soprattutto non ti ritrovi completamente nudo in una destinazione che non conosci, rischiando anche la vita.

Henry DeTamble però non ha scelta.
Infatti, è il primo uomo affetto da cronoalterazione una grave malattia genetica che lo porta a compiere questi viaggi nel tempo involontariamente.
Il suo viaggio accade per caso, spesso per via di fonti di stress, rumori forti, luci improvvise. Un attimo è comodamente seduto sul divano a leggere un libro e l’istante dopo non c’è più; si ritrova nel futuro o nel passato, a vivere costantemente immagini e ricordi dolorosi. Può star via per alcuni minuti, ma anche per ore, o giorni, o settimane. Non può gestire questo suo problema, e si ritrova a compiere azioni non legali pur di sopravvivere.

Ma è anche in uno di questi viaggi nel tempo che incontra Clare. Il suo punto di riferimento, uno dei due fulcri principali: da un lato sua madre e la sua tragica morte che è costretto a vedere troppe volte senza poter cambiare le cose, dall’altro la donna che ama. Clare incontra per la prima volta Henry quando ha sei anni e lui trentasei. Henry la incontra di nuovo quando hanno venti e ventotto anni. Lui non sa nulla di lei, lei invece conosce perfettamente quell’uomo che andava a trovarla spesso, e di cui si è innamorata.

Continua a leggere “» La moglie dell’uomo che viaggiava nel tempo, di Audrey Niffenegger – Recensione”

Libri

» Gli amanti di Siddo, di Philip J. Farmer – Recensione

Recensione (1)

 

Per la #FantaDistochallenge proposta da Ambra di Sono solo libri, nel mese di ottobre si doveva leggere un distopico/fantascientifico con alieni o mutanti. Ecco, diciamo che queste creature sono proprio lontane dai miei gusti in fatto di lettura o anche visione di un film. Girando tra i titoli presenti in libreria – tutti libri del mio ragazzo – ho puntato una lettura che mischiava la presenza aliena e tutti gli elementi tipici della fantascienza, con l’amore. Sì, sono una romanticona, ma sono anche quel genere di persona che ama farsi male: se nella storia d’amore c’è anche un po’ di tragedia, ecco che mi conquisti!

E qui ho trovato tutto ciò. Anche se non vi farò ulteriori spoiler.

 

Gli amanti di Siddo – anche conosciuto come Un amore a Siddo o più semplicemente Gli amanti – è un classico della fantascienza scritto da Philip Josè Farmer. È una delle sue opere più famose, originata da un racconto apparso nel 1952 sulla rivista Startling Stories, che introdusse per la prima volta un’esplicita tematica sessuale nella fantascienza e fece guadagnare all’autore un Premio Hugo come autore più promettente. Successivamente l’ha ampliata, fino alla creazione di questo romanzo.

Il sesso esplicito in un libro, all’epoca, provocò anche un certo scandalo. Ma, vi assicuro che non c’è nulla di così assurdo. Ormai siamo talmente abituati alle descrizioni minuziose, e spesso volgari, nei romanzi contemporanei, che in questa lettura non ne esci naturalmente sconvolta, anzi. C’è più amore.

 

 

 

 

Che cosa hanno fatto? Hanno sostituito l’odio all’amore, anche se chiamano amore l’odio. Vi hanno fatto diventare mezzi uomini, pronti soltanto a rivolgervi contro il nemico. E siete diventati guerrieri terribili perché siete tanto timidi in amore.

 

 

 

Continua a leggere “» Gli amanti di Siddo, di Philip J. Farmer – Recensione”

Libri

» Il giardino segreto, di Frances Hodgson Burnett – Recensione

Recensione

 

 

Di questo libro non ho potuto parlare prima, perché è un regalo.
Quando questo articolo sarà pubblicato lo avrò già consegnato nelle mani della mia adorata nipotina, certa che potrà emozionarla, come ha emozionato me. In verità, ne avevo comprato una copia al Salone del Libro destinata a lei. Mi ero ripromessa di leggerlo e poi incartarlo, ma… me ne sono talmente innamorata che alla fine quella copia l’ho tenuta per me e sono subito andata a cercarne un’altra per lei.

Perché l’Ippocampo ha portato nelle librerie qualcosa di veramente unico e prezioso. Una nuova edizione di un classico intramontabile che appare ai nostri occhi come un vero e proprio gioiellino, grazie alle illustrazioni di MinaLima Design, i graphic designer di tutti i film ispirati al mondo di Harry Potter e Animali Fantastici, ma anche lavori per Sweeney Todd – Il diabolico barbiere di Fleet Street e The Imitation Game.
Ed è così che aprendo questo libro ci si addentra in un mondo meraviglioso, fatto di pop art, lettere, illustrazioni interattive, che ti fanno sprofondare nella magica storia di Mary, Colin, Dickon e del loro incantevole Giardino Segreto. Un libro per bambini sicuramente, ma anche per grandi che non smettono mai di sognare e di cercare le cose belle.

Io di questa opera d’arte mi sono innamorata e spero tanto che possano portare in Italia anche le altre edizioni di classici per l’infanzia (Peter Pan, Il libro della giungla, la Bella e la Bestia, la Sirenetta… Quanto li vorrei collezionare tutti!).

 

 

 

Continua a leggere “» Il giardino segreto, di Frances Hodgson Burnett – Recensione”